Lotteria Dei 90 Numeri
Nel 1861, anno in cui lo Stato italiano iniziò il suo cammino verso la totale riunificazione, si pose immediato il problema di dare una regolamentazione univoca a tutte le varie legislazioni locali vigenti in materia di gioco del lotto.
A dire il vero l´intenzione del legislatore sembrò in prima istanza quella di abolire il lotto in via definitiva perché evidentemente destava preoccupazione veder giocare i sudditi a questo diffusissimo “gioco d’azzardo”.
Come sempre pressanti motivi di ordine fiscale fecero cambiare idea. Le disastrate casse dell´erario non consentirono di rinunciare ai cospicui proventi assicurati dal gioco.
Il legislatore giunse dunque al compromesso di concedere in via transitoria l´autorizzazione al gioco.
Infatti l´articolo 1 del Regio Decreto n. 1534 del 5 novembre 1863 testualmente stabilisce che “a cominciare dalla prima estrazione di gennaio 1864, il giuoco del Lotto, temporaneamente mantenuto a favore dello Stato, verrà riordinato nelle varie provincie del Regno, sulle basi stabilite dal presente decreto”.
Questo decreto il primo tentativo di dare una sistemazione organica alle varie legislazioni locali, spesso in contrasto tra loro. L’articolo 8 stabilì che le sorti possibili erano l´ambo semplice, il terno e il “quaterno”.
E’ interessante sottolineare quanto disposto dall’articolo 28 che stabiliva che ” assolutamente proibito ai ricevitori di chiedere o di accettare mance da’ giuocatori in occasione o per causa del pagamento delle vincite, e di fare sulle medesime ritenute di sorta, sotto pena della privazione dell´esercizio del banco”.
Le ruote allora operanti erano sei: Torino, Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. Con il Regio Decreto n. 2817 dell´11 febbraio 1866 scomparve la ruota di Bologna ed entrò in scena quella di Bari.
Altro importante provvedimento legislativo il Regio Decreto n. 1843 del 5 marzo 1874 con cui vennero istituite due nuove ruote, quella di Venezia e quella di Roma, dove venne spostata, a seguito della presa della capitale avvenuta il 20 settembre 1870, la Direzione Centrale dell´Amministrazione del lotto Pubblico, che nel 1876 passò sotto la giurisdizione della Direzione Generale delle Gabelle.
Nel 1894 si giunse ad un importante riordinamento dell´intera materia del gioco del lotto, dopo un primo tentativo effettuato con la legge 19 luglio 1880 n. 5536. Con Regio Decreto n. 473 del 12 ottobre 1894 fu infine introdotta una nuova e più dettagliata regolamentazione organica. Vennero confermate le otto ruote preesistenti.
L’articolo 27 stabilirà infatti che “le estrazioni si faranno pubblicamente nelle città di Bari, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia”. Vennero anche modificati – tra l´altro – i premi delle sorti allora possibili, secondo la seguente tabella: estratto semplice: 10,5 volte la posta estratto determinato: 52,5 volte la posta ambo: 250 volte la posta terno: 4250 volte la posta quaterna: 60 mila volte la posta A titolo di curiosità ricordiamo che oggi la quaterna paga 80 mila volte la posta.
Quattordici anni più tardi, con Regio Decreto 19 marzo 1908 n. 152, fu emanato un testo unico delle leggi e decreti del lotto che metteva un po’ d’ordine nella complessa materia, spesso modificata anche in pochi dettagli da una costante legislazione.
Non a caso nel 1925 si dovette tornare a emanare un nuovo testo unico approvato con il Regio decreto del 29 luglio 1925 n. 1456, proprio per riordinare nuovamente l´ampia normativa nel frattempo intervenuta.
Si dovrà per attendere il 1939 per vedere emanato il provvedimento che ancora oggi, in buona sostanza, regola il funzionamento del gioco del lotto moderno.
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Dalla Cina? Pare Che Sì
Il gioco del lotto, superenalotto e altri giochi basati su numeri con premi in denaro è una classica lotteria dove la parte ‘Banco’ sorteggia una serie di numeri, l’altra parte, lo scommettitore, deve indovinare quali numeri verranno sorteggiati.
Le prime tracce di lotterie arrivano dalla Cina fra 205 e 187 a.C., probabilmente utilizzate per finanziare grandi opere.
In Italia, la prima lotteria di cui si conosca le origini si tenne a Milano in piazza S.Ambrogio il 9 gennaio 1449 svoltasi col fine di risanare le casse della Aurea Repubblica Ambrosiana, allora in guerra contro Venezia, lotteria inventata da un banchiere milanese, tal Cristoforo Taverna.
Tuttavia la prima lotteria con vendita di biglietti e premi in denaro si tenne a Bruges, in Begio, il 24 febbraio 1466 e fu organizzata dalla vedova del pittore fiammingo Jan van Eyck, a favore dei poveri.
Verso il 1520 il re di Francia, Francesco I, legalizzò ufficialmente con un editto le lotterie, autorizzando la loro organizzazione in cinque “ruote” (nome con il quale venivano denominate le urne contenenti i biglietti da estrarre) nelle città di Parigi, Lione, Strasburgo, Bordeaux e Lilla.
Nel 1566 le lotterie presero piede anche in Inghilterra dopo un anno vennero autorizzate dalla regina ElisabettaⅠe diede il via ad una lotteria allo scopo di riaccogliere fondi per la riparazione di cinque porti inglesi.
Le lotterie erano organizzate inizialmente a scopi benefici o pubblica utilità ma divennero ben presto fonte di lucro e anche truffaldine.
Le estrazioni avvenivano per mezzo di macchine meccaniche o pesca a mano con i numeri inserititi in sacche opache o urne. Dalle lotterie nacque quello che prese il nome di Gioco Del Lotto, oggi le estrazioni avvengono con procedure elettroniche.
Le lotterie son sono diffuse solo in Europa, le Americhe non sono da meno ed è proprio in California che si registra il maggior vincitore unico, un biglietto del Powerball americano datato 19 Febbraio 2014 acquistato a Milpitas fa vincere al suo possessore la bellezza di 425.300.000 $.
Un sistema sviluppato a Sperlonga, in provincia di Latina, giocato in tutta Italia è risultato il maggior premio vinto nel nostro paese. La maggior vincita europea è stata realizzata a luglio 2011 nel Regno Unito, con un singolo biglietto del EuroMillions, l’unico vincitore incassa bel 161.653.000 £.