Mimosa…No Grazie, meglio un CD di Battisti

Volevo offrirgli una mimosa anticipata alla Bea poco prima dell’ora di cena della prima domenica di marzo ma con quest’acqua che scende e il freddo che fa rimanderò a giornate più miti la ricerca di un ramoscello di tal flora, comunque la vado a trovare ugualmente verso quell’ora, so che è prossimo l’avvicendamento con la sua collega così possiamo prenderci una tazza di cioccolata assieme magari appartati in un angolo a discutere di cronaca e non.

Se fosse per lei, dice, non accetterebbe nessun rametto di mimosa, perché festeggiare la donna in un giorno preciso per poi leggere sui giornali di quante non lo possono più ricevere perché la mano di chi le dovrebbe amare invece di coccolarle le sopprime e poi le getta dove meglio gli pare.
Si riferisce agli ultimi fatti di cronaca e non solo la mia amica non senza commuoversi. Arriva la cioccolata gentilmente offerta dalla sua collega subentratale poco dopo il mio arrivo, la Bea alza gli occhi ringraziandola e nota che dal mio taschino fuoriesce un auricolare delle mie cuffie Bluetooth ed incuriosita mi chiede cosa stessi ascoltando.

‘Sai,’ le dissi ‘ come ieri, nel 43 nasceva uno dei cantanti più amati da tutti noi’ mi zitti subito ed esclamò ‘Battisti forse? Già è vero, ma sai che il giorno prima dello stesso anno ne nasceva uno che so ti piace molto?‘, ‘Dalla…’, le dissi, ‘secondo te cosa starei ascoltando? Ho messo sul mio smartphone un mix dei due e me li stavo ascoltando mentre scendevo da te’. Le porgo le cuffie proprio mentre suonava ‘I Giardini Di Marzo’ Manco farlo apposta la sussurrata quando pronunciò il nome del cantante. ‘Ecco’ dice ancora, ‘un CD con questa canzone lo gradisco più che tante mimose, non è che l’hai a casa da prestarmi per qualche giorno?’, ‘Certo, ho diverse raccolte, domani (oggi che scrivo) ti porto qualcosa’.

La cioccolata è finita, per tutti e due è tempo di rincasare, la cena è quasi pronta, ci lasciamo dimenticandoci completamente dello scopo del nostro incontro, quello di scambiarci nuove idee e numeri nuovi da proporre ai visitatoti del sito ma dopo questo momento quasi romantico non me la son sentita di tornare su miei passi, ci salutiamo ma d’improvviso ecco la voce della Bea. Mi raggiunge in tutta fretta mentre sfila dalla sua borsetta alcuni foglietti ripiegati per bene in quattro, sono i numeri, quelli buoni, quelli della Bea. Bacio, ci si rivede mercoledì’, magari nella sua ricevitoria a festeggiare l’ennesima vincita. Cavoli, dalla fretta mi son dimenticato di chiederle che profumo ha indossato oggi, sapeva di fresco, sarà stato un estratti di fiori rosa? Magri di pesco?